Il De Benedetti si conferma un fortino difficile da violare, per informazioni domandare alla Catalana Alghero costretta a due sconfitte (21-4 e 1-0). Una en-plein che, vista la doppia sconfitta dell'Ares Milano, rende ancor più saldo il secondo posto dei piacentini a sei partite dalla fine della regular season. Senza storia gara1 finita con largo margine a favore dei padroni di casa che viceversa in gara2 hanno dovuto tenere gli occhi ben più aperti per garantirsi l'intera posta col minimo scarto. GARA1 CATALANA 1-0-3-0-0-0 4 PIACENZA 0-4-0-9-8-X 21 Formazione: Hernandez 2b, Pancini dh, Chacon ss, Salgado ric (Schianchi), Cetti ed (Mandas), Calderon es (Mercedes ec), D'Auria 1b, Scalera 3b, Zironi ec (Travaini es). Lanciatori: Lettieri (rl2 bv2 bb1 k2 pgl1), Lovattini (rl2 bv2 bb1 k0 pgl1), Consiglio (rl2 bv1 bb1 k2 pgl0). Al mattino per i biancorossi è letteralmente una passeggiata. Che il bullpen di scuola italiana dell'Alghero non fosse di qualità lo si sapeva ma evidentemente i sardi in questa occasione hanno reso una prestazione ancor più al di sotto dei loro standard. L'1-0 a loro favore dopo il primo inning non lascia presagire quale sarà invece l'inusuale e sproporzionato verdetto finale. Piacenza risponde al 2° con 4 punti (singolo di DAuria, basi a Scalera, Zironi, ed Hernandez, altro singolo di Pancini, base a Chacon e volata di sacrificio di Salgado). Una reazione ben assestata, vanificata poco dopo da un errore che consentiva agli isolani di allungare il loro attacco fino al pareggio sul 4-4. E meno male che un doppio gioco difensivo spegnava il principio d'incendio. Superato l'empasse il Piacenza dilagava a partire dal 4° inning, favorito in questo dalla pessima giornata dei pitcher ospiti i quali concedevano basi per balls in larga quantità. Nel 4° e 5° attacco ai biancorossi bastavano quattro valide per segnare i 17 punti che decretavano la fine per manifesta inferiorità. La spinta maggiore arrivava come detto dalle 17 basi gratuite omaggiate dai pitcher avversari, al punto che la contesa perdeva ogni suo contenuto ed al Piacenza non rimaneva che raccogliere un successo fin troppo facile. GARA2 CATALANA 0-0-0-0-0-0-0-0-0 0 PIACENZA 0-1-0-0-0-0-0-0-0 1 Formazione: Hernandez 2b, Pancini 3b, Chacon ss, Salgado ric, Calderon dh, D'Auria 1b, Mercedes ed (Cetti), Contardi es (Carsana), Zironi ec. Lanciatore: Da Silva (rl9 bv7 bb0 k8 pgl0). La sfida dei lanciatori di scuola comunitaria è proverbialmente quella tecnicamente più raffinata e nemmeno stavolta si è potuto sfuggire alla regola. Ne va che la musica è stata assai diversa rispetto al mattino e c'è voluto un punticino al 2° inning per portare a casa la doppietta di giornata. Il punto che decideva tutto veniva costruito col singolo di Salgado, colpito Calderon e altro singolo di Mercedes che spingeva a casa base quell'1-0 dal quale non ci si schioderà più. I biancorossi ci proveranno in altre tre occasioni ma al 3°, al 5° ed al 6° l'agognato secondo punto si ferma in seconda base. Catalana in verità non fa granchè per meritarsi qualcosa: unico brivido al 4°, aperto da due valide ma risolto dal solito autoritario Da Silva con uno strike-out ed un doppio gioco difensivo. Col minimo sforzo si centrava l'obiettivo prefssato e quando dagli altri campi arrivavano verdetti favorevoli si capiva che ormai i play-off erano a portata di mano. Per dirla tutta a questo punto solo il Piaceza stesso potrebbe buttarli alle ortiche. Un margine di quattro partite con sei ancora da giocare tiene l'Ares sufficientemente lontano e domenica al De Benedetti arriva un Rho anch'esso non trascendentale.